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The Legend of Zelda-Breath of the Wild: un punto di vista particolare

  • shazel90business
  • 11 gen 2021
  • Tempo di lettura: 2 min

Premetto non è una recensione, è solo un pensiero personale sull'opera e di come l'ho vissuta.

The Legend of Zelda: Breath of the Wild è il titolo uscito, oramai nel lontano 2017, sviluppato da Nintendo EPD, che non è altro che la divisione di sviluppo della famosa casa Nipponica, giunto alla sua 18° reincarnazione, con un rinnovo del brand eccezionale.


Nel momento di scegliere i titoli, per la mia nuova esperienza su Nintendo Switch, uno dei miei punti fermi era il provare questo titolo, dopo averne sentito a lungo parlare.

Il brand Zelda, personalmente lo conoscevo solo per la sua immensa fama, purtroppo non sono mai riuscito a recuperare un solo titolo di quest'opera.

Alla prima accensione, del videogioco, sono rimasto estasiato dall'infinità di colori e di bellezza che poteva esprimere l'opera, purtroppo, nel momento di catapultarmi nelle dinamiche di gioco, anche quelle allungo decantate in giro per il web, e non ne sono rimasto del tutto convinto.

Il sistema di combattimento, è il punto che mi ha fatto soffrire di più, a tal punto da lasciare il gioco e non riprenderlo se non dopo mesi dall'acquisto, per il mio approccio che ho di solito nelle esperienze video ludiche, molto "macchinoso", non complicato ma bensì statico, senza dei veri e propri spunti, che potessero migliorare l'immersività del combattimento, cosa che mi sarei aspettato, dopo aver visto di cosa era capace il titolo in altri momenti, come il creare correnti ascensionali incendiando una porzione di prato.


Bada bene, non trovo tutto negativo in questo titolo, anzi tutt'altro, sono rimasto impressionato ad esempio, nel bel mezzo di un combattimento vedere la mia arma di metallo elettrizzarsi, dopo il colpo di un fulmine, o nel merito della narrazione, scoprire legende e vite passate di interi popoli, legandoli a nuovi discendenti, e quindi far nascere "nuove legende".

Andando oltre il sistema di combattimento, ho trovato, sempre a mio parere, molto ripetitivi gli enigmi che ci si pareranno innanzi durante l'avventura, il mondo di gioco è enorme, e capisco che non si potesse differenziare di molto, ma in alcuni casi sono dei copia incolla di enigmi gia affrontati in passato.

Per i giocatori meno attenti, che vogliono menare le mani come il sottoscritto, il gioco in alcuni punti risulta, alquanto ostico, in quanto ci sono nozioni che si possono apprendere solo dopo aver interagito con alcuni NPC .

Concludendo con gli aspetti più significativi, vi troviamo i combattimenti con i boss principali, che metteranno fondo a tutte le nostre risorse e capacità, per avere la meglio su di loro e come già detto in precedenza ci sono spunti di trama che vi faranno ridere e forse versare qualche lacrima per gli Eroi delle vicende narrate.

Siamo giunti alla fine di questa ennesima storia, io sto continuando la mia avventura su questo titolo e spero non finisca tanto presto, se volete discutere con me di quello che avete letto sono qui a disposizione per voi.

Colgo l'occasione come sempre a rimandarvi ad un'altra storia per conoscere al meglio la visione del Joystick Rotto.



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