Google Stadia: non produrrà più videogiochi first party
- shazel90business
- 3 feb 2021
- Tempo di lettura: 1 min
Il 1 febbraio Google, attraverso il profilo ufficiale di Stadia, annuncia la chiusura di tre studi di programmazione per i videogiochi proprietari di quest’ultima.
La storia di Google Stadia
É la piattaforma di cloud gaming creata da google nel 19 novembre 2019, e dove è possibile usufruire dei videogames presenti su vari dispositivi completamente in streaming.
L’accesso alla piattaforma è possibile solo attraverso una connessione ad internet, minima di 10 Mbps per utilizzarla al meglio, permette inoltre, con un abbonamento dedicato di usufruire del 4K e di una selezione di titoli in omaggio, come avviene di consueto con altri abbonamenti di questo tipo.
Focus dell’articolo
Tornando all'argomento principale, con un articolo sul blog ufficiale di Google viene annunciata la definitiva chiusura di questi tre studi di sviluppo di giochi first party. Le motivazioni dietro questa scelta, da quanto apprendiamo dal sito, è la grande concorrenza da parte di videogiochi popolari in questo periodo, come per esempio l’onnipresente Cyberpunk 2077, che avrebbero oscurato i titoli proprietari di Google Stadia. Scorrendo l’articolo si evince che d’ora in poi su Google Stadia vi saranno solo opera third party, quindi non direttamente proprietarie dell’azienda, per arricchire il parco titoli del servizio di streaming.
Conclusioni
Con questo cambio di prospettive da parte di Google, forse e dico forse, si può intuire che non sia andato tutto per il verso giusto. Una nota nel finale, gli Studios che chiuderanno sono situati a Montreal e Los Angeles, in cui lavorano all'incirca 150 dipendenti che mi auguro che vengano ricollocati e non licenziati.
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